KPMG assume 850 neolaureati

La società di revisione e consulenza nei prossimi mesi ha in programma una campagna di recruiting su tutte le aree professionali.

La società di revisione e consulenza ha in programma una campagna di recruiting.

KPMG continua ad assumere nonostante la pandemia. Proprio in queste settimane, la società di revisione e consulenza, presente in Italia con circa 5 mila professionisti e ricavi per 650 milioni di Euro, sta avviando una grande campagna di recruiting che prevede l’inserimento di circa 850 neolaureati. La campagna è aperta su tutto il territorio nazionale ed è rivolta a tutte le principali aree di servizio di KPMG: revisione, consulenza direzionale, servizi fiscali e legali.

Una parte importante riguarda la revisione contabile, un ambito di servizio apparentemente tradizionale, ma che sta vivendo una fase di forte evoluzione legata all’utilizzo di nuove tecnologie digitali come l’AI e alla domanda crescente di servizi legati al non financial reporting che stanno creando nuove interessanti opportunità professionali.

Per l’attività di revisione è previsto l’inserimento di circa 600 profili nei prossimi sei mesi, tra assunzioni dirette e stage curriculari ed extra-curriculari. I profili ricercati sono laureati e laureandi in discipline economiche, sia magistrali che triennali. Il contratto per le assunzioni è di apprendistato di 24 o 36 mesi. La selezione interessa tutti i 25 uffici presenti sul territorio nazionale.

Nella consulenza direzionale KPMG è alla ricerca di circa 200 figure professionali da assumere nei prossimi tre mesi. I neoassunti si occuperanno dei grandi temi della Digital Transformation come artificial intelligence, data science, data engineer, intelligent automation e cyber security. Oltre a questi temi di frontiera si cercano anche neolaureati da indirizzare su servizi come M&A, Financial Risk Management, Servizi attuariali, Digital Marketing, Customer Management.

Infine, per quanto riguarda i servizi fiscali e legali, nel prossimo trimestre, KPMG intende assumere circa 50 laureati e neolaureati. Anche in questo ambito, KPMG sta lavorando ad una integrazione sempre più spinta tra competenze tradizionali e tecnologie digitali per automatizzare le fasi più routinarie dell’attività fiscale e legale. Si tratta quindi di un ambito con forti prospettive evolutive sotto il profilo professionale.

Per quanto riguarda le prospettive in termini di hybrid working, la società sta facendo delle riflessioni sugli impatti della pandemia in termini di organizzazione del lavoro. Si tratta di un business dove le relazioni e l’interazione, sia con i clienti, sia tra colleghi, è fondamentale e questo mantra non può essere messo in discussione, perché è il fondamento dell’identità professionale di KPMG.

Fatta questa premessa, Fabio Comba, Direttore HR per KPMG Italy, sottolinea come “Durante questo anno di pandemia ci siamo resi conto che ci sono delle attività che sono compatibili con un lavoro da remoto, soprattutto quelle di tipo esecutivo. Per altre più legate all’innovazione o al confronto strategico i momenti di scambio di idee in presenza sono ineliminabili.

Un altro aspetto su cui abbiamo provato a cambiare approccio è il processo di selezione – aggiunge ancora Comba. Non è banale riconoscere talenti con forme di colloquio da remoto. Per questo ci siamo inventati modalità di engagement che passano essenzialmente attraverso la cosiddetta gamification. In prospettiva, sarà sempre più importante l’aderenza ai valori di riferimento della nostra organizzazione. È importante che prima possibile i giovani li interiorizzino e li traducano in comportamenti quotidiani. Su questo aspetto stiamo facendo un grosso lavoro di comunicazione interna perché crediamo che sempre di più questo imprinting faccia la differenza nel mondo dei servizi professionali”.