M&A, mercato vivace sui volumi, ma mancano ancora le grandi operazioni

M&A, mercato vivace sui volumi

M&A, mercato vivace sui volumi, ma mancano ancora le grandi operazioni

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Nei primi nove mesi dell’anno operazioni per 20 miliardi di euro di controvalore (18,5 miliardi nel III trimestre 2013 +8 %). Crescono i volumi: 433 operazioni rispetto alle 237 del 2013(+83%).  

Fiducia per la chiusura d’anno: sul mercato ci sono operazioni annunciate e in via di finalizzazione per oltre 16 miliardi di euro.

Milano, 25 settembre 2014 – Continua in modo lento ma costante il recupero del mercato M&A italiano, che fa registrare un miglioramento in termini di controvalori e soprattutto in termini di volumi, rispetto all’anno precedente. Nei primi nove mesi del 2014 sono state, infatti, chiuse operazioni per circa 20 miliardi di euro di controvalore contro i 18,5 miliardi di euro rilevati nei primi nove mesi dello scorso anno (+8%). Consistente è stato soprattutto l’incremento in termini di volumi: 433 operazioni contro le 237 dello scorso anno (+83%). 

Per Max Fiani, Partner KPMG e curatore del rapporto “In questi primi nove mesi abbiamo registrato segnali incoraggianti soprattutto nel middle market dove i volumi sono aumentati considerevolmente. Ora serve qualche grande operazione che faccia da traino. I closing annunciati per i prossimi mesi e la pipeline delle IPO, unitamente alle prossime operazioni di Privatizzazione, dovrebbero rappresentare un volano importante. Vediamo movimenti anche sul fronte dei servizi finanziari, dove anche a seguito dell’Asset Quality Review, ci aspettiamo ulteriore attività M&A; mentre dovrebbe continuare l’interesse degli investitori stranieri su asset italiani. Il 2014 dovrebbe chiudersi intorno ai 35 miliardi di euro”. 

Gli analisti KPMG stimano infatti operazioni già annunciate e che saranno finalizzate nei prossimi mesi per circa 16 miliardi di euro. Tra queste la cessione ad Enel da parte della controllata Endesa di Enersis, per un controvalore di 8,2 miliardi; la cessione nell’asset management di Pioneer da parte di Unicredit per un valore stimato di 1,3 miliardi; l’acquisizione di International Game Technology da parte del colosso italiano del gaming Gtech per circa per circa 3,5 miliardi di euro; l’accordo per la cessione del 35% di CdP Reti al gruppo cinese State Grid International Development per un prezzo pari a circa 2 miliardi di euro; l’acquisizione della società brasiliana BRF, attiva nella produzione di latticini, da parte di Parmalat (100% per un controvalore di 610 milioni di euro); la finalizzazione dell’acquisizione di Indesit da parte di Whirlpool per 1,1 miliardi di euro.   

Tornando all’analisi dei primi 9 mesi va evidenziato che il 35% del mercato M&A in termini di valori è rappresentato dagli investimenti esteri: nel periodo considerato si sono chiuse 149 operazioni per 6,7 miliardi di euro. Tra le operazioni più importanti ricordiamo l’OPA lanciata da Vodafone su Cobra Automotive Technologies, azienda fornitrice di servizi telematici ed elettronici per i costruttori di autoveicoli (145 milioni di euro), conclusasi in agosto e l’acquisizione di GALP Energia, da parte di investitori istituzionali (8,0% per 809 milioni di euro). Di rilievo, anche il perfezionamento dell’acquisizione di Camfin, società che fa riferimento al gruppo Pirelli, da parte di Rosneft Oil (50% per 553 milioni di euro). Il Consumer Market rimane un settore particolarmente vivace (circa il 30% del totale dei volumi rilevati nei primi nove mesi). Tra le operazioni da segnalare c’è l’acquisizione della farmaceutica Gentium da parte della quotata irlandese Jazz Pharmaceuticals per circa €735 milioni e l’acquisizione del 70% del capitale di N.G.C. Medical, società italiana che gestisce laboratori cardiovascolari, sale operatorie e unità di terapia intensiva, da parte della società statunitense Medtronic, leader nella tecnologia medica per un valore di circa 265 milioni di euro e le due acquisizioni messe a segno dal Gruppo Campari della canadese Forty Creek Distillery per Euro 134 milioni e di Fratelli Averna per Euro 104 milioni circa.  

Importante anche l’attività degli operatori dei Private Equity sul mercato italiano: nei primi nove mesi infatti sono state messe a segno le acquisizione di SIA da parte del consorzio formato dal Fondo Strategico Italiano, F2i e Orizzonte Sgr per un controvalore di circa 450 milioni di euro; l’acquisizione da parte del Fondo Strategico Italiano del 49,5% di Valvitalia per 151 milioni di euro e l’acquisizione di una quota di minoranza di Tagetik, società italiana che fornisce soluzioni software, da parte di White Bridge Investments.  

In forte crescita (anche se non ai livelli pre-2008) il settore del Financial Services, che ha registrato operazioni per 6 miliardi di euro (circa il 30% del mercato). Spiccano alcune operazioni completate nell’ultimo trimestre, quali l’acquisizione del 22% del capitale di Credito Bergamasco da parte di Banco Popolare per un controvalore di 275 milioni di euro; l’acquisizione del 70% del capitale di Banca Popolare di Spoleto da parte del Banco di Desio e della Brianza per un controvalore di quasi 140 milioni di euro; la cessione da parte della Fondazione MPS di una quota del 6,5% di MPS ad una cordata di fondi di Private Equity (Fintech Advisory e BTG Pactual Europe) a un prezzo di circa 181 milioni di euro e infine l’acquisto da parte di Allianz delle ex Assicurazioni Milano per un controvalore di 440 milioni di euro. A queste si aggiunge la fusione dei colossi assicurativi Unipol, Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni per quasi 2,7 miliardi di euro chiusa nella prima parte dell’anno.  

Nell’ambito delle IPO, sul mercato principale della Borsa Italiana finora sono stati raccolti capitali per 2,6 miliardi di euro. Dopo le quotazioni a luglio di Fineco per 670 milioni di euro e di Fincantieri per 550 milioni di euro (oltre quelle di Cerved e Anima nei mesi precedenti) si attende la quotazione del 30% di Segafredo-Zanetti per circa 150 milioni di euro; quella di OVS (400 milioni), di RaiWay (300 milioni) e Italiaonline (100 milioni di euro) per un controvalore di circa 1 miliardo di euro. 

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