Trovare opportunità nell’incertezza

Pandemia, tensioni geopolitiche, pressioni inflazionistiche e difficoltà sui mercati finanziari sono tra i fattori che si sono susseguiti in breve tempo e che stanno caratterizzando il contesto in cui operano le aziende, mettendo a dura prova l'ottimismo dei leader aziendali. Per questo, oggi, è proprio il contesto economico tra le principali preoccupazioni dei leader aziendali. Tuttavia, i CEO si dimostrano ancora ottimisti riguardo all’andamento delle proprie aziende e alle prospettive di crescita economica di lungo termine: nel prossimo anno, più di 8 CEO su 10 a livello globale (86%) prevedono l'arrivo di una fase recessiva, ma il 58% si aspetta che questa sarà lieve e breve. Il 73% dei CEO prevede che la recessione interromperà la crescita prevista della propria organizzazione, ma tre quarti (76%) hanno già adottato misure precauzionali in vista di una recessione incombente.

I CEO italiani si dimostrano più ottimisti riguardo ad una possibile recessione, ma anche meno preparati ad affrontarla: il 72% dei CEO italiani intervistati ritiene che ci sarà una recessione nei prossimi 12 mesi (vs 86% a livello globale), il 44% ritiene che sarà breve e lieve (vs 58% a livello globale), mentre solo il 52% ha già adottato misure precauzionali in vista di una recessione incombente (vs 76% a livello globale). I CEO italiani sono, invece meno ottimisti riguardo alla crescita della propria industry (68% vs 85% dei CEO globali) e della propria azienda (70% vs 85% dei CEO globali).

È quanto emerge dalla KPMG ‘CEO Outlook 2022’, la survey che raccoglie le opinioni di più di 1.300 CEO delle più grandi aziende al mondo sulle prospettive dell’economia globale nei prossimi 3 anni e sulle strategie per fare business in un contesto fortemente incerto.

Il cauto ottimismo che emerge dai risultati della survey è dovuto al fatto che i dirigenti, nell'affrontare e superare le turbolenze che hanno caratterizzato i mercati negli ultimi due anni, hanno maturato una maggior fiducia nella resilienza delle loro aziende, hanno imparato a destreggiarsi in uno scenario profondamente volatile e si sono concentrati sulla mitigazione dei crescenti rischi e delle incertezze del contesto. Tecnologia, talenti e ESG saranno i driver di crescita per riuscire a cogliere opportunità anche in uno scenario complesso come quello attuale.