Nel primo trimestre del 2022 gli investimenti in Venture Capital (VC) a livello globale sono rimasti relativamente elevati, 9.349 operazioni per 144,8 miliardi di dollari di controvalore, nonostante la combinazione di diversi fattori abbia generato una significativa incertezza sui mercati, tra cui: la guerra tra Russia e Ucraina, le interruzioni della global supply chain, la volatilità sui mercati dei capitali, l’aumento dell'inflazione e dei tassi di interesse e l’incremento dei casi di COVID-19 in diverse aree geografiche

Un numero crescente di paesi a livello globale ha attratto round di finanziamenti superiori a 500 milioni di dollari

Durante il primo trimestre del 2022 sono stati registrati grandi round di finanziamento in tutto il mondo. Particolarmente performanti il mercato statunitense, che ha continuato ad attrarre la quota maggiore di investimenti globali in Venture Capital, e quello europeo, che ha dimostrato una particolare resilienza nonostante la guerra russo-ucraina.

Nel primo trimestre del 2022, aziende di undici paesi diversi hanno raccolto round di finanziamento superiori a 500 milioni di dollari: Stati Uniti (Altos Labs, Flexport, Ramp, Fireblocks, Eikon Therapeutics); Francia (Doctolib, Qonto, Back Market); India (Byju, Swiggy); Cina (JD Property, Changan New Energy); Regno Unito (Checkout.com); Germania (Wefox), Estonia (Bolt), Turchia (Getir), Finlandia (Relex), Singapore (Princeton Digital) e Canada (1Password). 

Rallentano le IPO a causa della volatilità sul mercato dei capitali

Nel primo trimestre del 2022 l'attività globale di IPO ha subito un brusco rallentamento a causa dell’elevata volatilità sui mercati scatenata dalla guerra in Ucraina. Dopo il calo nella seconda metà del 2021, l'interesse per le transazioni SPAC è scomparso quasi del tutto nel primo trimestre del 2022.

Tutti i principali mercati dei capitali sono stati influenzati dalla volatilità del mercato azionario, con particolari ripercussioni sull'indice del mercato HKSE – ai minimi degli ultimi 5 anni - e sulle società tecnologiche. Se da un lato il brusco calo delle IPO potrebbe riportare l'interesse verso il tradizionale mercato delle fusioni e acquisizioni, dall’altro lato la pressione al ribasso sulle valutazioni potrebbe portare le aziende ad adottare un approccio attendista, con la speranza di una ripresa delle valutazioni.

La cybersecurity registra un boom di investimenti in VC

L’intensificarsi degli attacchi informatici, diretti non solo ai governi e alle organizzazioni globali, ma anche alle piccole e medie imprese, ha contribuito ad aumentare gli investimenti VC nella sicurezza informatica, guidati dalla raccolta di 650 milioni di dollari da parte della canadese 1Password. Con l’adozione sempre più frequente di tecnologie cloud da parte delle aziende le vulnerabilità informatiche continueranno ad aumentare e con queste, con ogni probabilità, anche gli investimenti di VC in questo settore.

I principali trend attesi nel 2022

L’incertezza sui mercati a livello globale è attualmente guidata da una serie di fattori eterogenei che rendono difficile prevedere come reagirà il mercato VC nel lungo termine. Tuttavia, si prevede che gli investimenti in VC rimarranno relativamente stabili nel secondo trimestre del 2022, mentre la velocità con cui si concluderanno gli accordi potrebbe rallentare, poiché gli investitori condurranno una più attenta attività di due diligence sui potenziali accordi. È probabile che i Venture Capitalist continueranno a focalizzarsi sugli accordi late-stage, il che potrebbe penalizzare le startup in cerca di investimenti.

Nel secondo trimestre del 2022, gli investitori globali di VC probabilmente continueranno a monitorare anche il mercato dei capitali. Se l’elevato livello di volatilità dovesse continuare e l’opzione della quotazione rimanere preclusa, le aziende potrebbero riconsiderare i loro piani e strategie di uscita.

La situazione in Europa e Italia

Nel primo trimestre del 2022 gli investimenti in VC in Europa sono stati guidati da massicci round come quelli di Checkout.com nel Regno Unito (1 miliardo di dollari) e WeFox in Germania (871 milioni di dollari). Anche in altri paesi europei si sono registrati grandi operazioni, tra cui Estonia (Bolt: 710 milioni di dollari), Finlandia (Relex: 566 milioni di dollari), Francia (Doctolib: 571 milioni, Qonto: 549 milioni, Back Market 541 milioni di dollari), Turchia (Getir: 768 milioni di dollari), Italia (Scalapay: 497 milioni di dollari) e Austria (GoStudent: 339 milioni di dollari). La diversità geografica evidenzia sia l'ampiezza dell'ecosistema dell'innovazione in Europa sia la rapida maturazione delle startup in tutta la regione.

Nel prossimo semestre l’attività di VC in Europa potrebbe rallentare leggermente a causa della guerra russo-ucraina, combinata con l'aumento dell'inflazione e dei tassi di interesse. Gli investitori di VC potrebbero trattenersi dall'effettuare investimenti nel breve termine, dato il livello di incertezza. Fintech, tecnologia nel settore sanitario ed energie alternative rimarranno probabilmente le aree di investimento maggiormente attrattive in tutta l’area geografica.