I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresentano un’enorme opportunità per le imprese, in particolare per le PMI, per ripensare il proprio modello di business e accelerare su temi quali Digital Transformation e Sostenibilità.

L’impatto offerto da questa straordinaria iniezione di liquidità nel Sistema Italia, circa 235 miliardi di euro, sfruttato nel modo corretto, avrebbe come effetto, non solo quello di portare le imprese fuori dalla crisi, ma di generare una ripartenza capace di produrre impatti positivi sul Sistema per molto tempo.

Il 70% dei fondi ricevuti dovrà essere utilizzato nel 2022, mentre il residuo 30% andrà impegnato entro la fine del 2023. Inoltre, gli interventi resi possibili dal PNRR dovranno essere conclusi entro il 2026.

Ma quali sono i campi in cui investire? E come accedere alle sovvenzioni?

Digitalizzazione, sostenibilità e competenze

Tra i primi punti su cui le aziende italiane, specialmente le PMI, dovranno investire c’è sicuramente la digitalizzazione. L’accelerazione del processo di digital transformation causata dalla pandemia di COVID-19 ha reso necessaria l’implementazione di nuovi modelli di business che sfruttino le potenzialità delle nuove tecnologie e l’integrazione in cloud delle diverse funzioni aziendali. Oggi risulterebbe impensabile crescere e competere sul mercato, nazionale e internazionale, senza un deciso upgrade delle proprie potenzialità digitali.

Un'altra tematica centrale per lo sviluppo delle imprese riguarda la sostenibilità. Gli stakeholder oggi richiedono ad aziende e organizzazioni di inserire tra i propri obiettivi anche la creazione di valore nel medio-lungo termine per tutta la società, allargando gli orizzonti oltre il semplice profitto economico. Occorre quindi ragionare sempre più in ottica ESG, sviluppando un percorso di crescita attento alle esigenze dell’ambiente e delle persone.

Tutte queste novità poi, per essere attuate nel modo più efficace possibile, richiederanno un investimento importante non solo nella research di carattere industriale ma anche e soprattutto nell’aggiornamento delle conoscenze e delle skill delle persone che lavorano in azienda. Liberare il potenziale inespresso delle persone consentirà un ulteriore step di crescita, valorizzando allo stesso tempo i singoli individui e l’azienda. Non solo: occorrerà anche saper attrarre nuovi talenti, con un’attenzione particolare all’apertura del mondo del lavoro ai giovani.

Come accedere ai fondi del PNRR

La cosa più difficile, soprattutto per una PMI, è il deployment, ovvero l’articolazione di un piano strutturato e concreto (immediatamente operativo) che porti davvero benefici all’intera azienda.

In questo senso, non giovano la generale carenza di struttura manageriale e di attitudine alla programmazione nel medio-lungo termine, che troppo spesso impediscono la crescita delle piccole e medie imprese italiane.

KPMG può accompagnare e supportare le aziende in questo percorso, aiutandole a dotarsi di strumenti manageriali e di programmazione economica che le rendano finanziabili sia dalle banche, sia dagli enti pubblici che si occuperanno della distribuzione dei fondi del PNRR.

Oltre all’implementazione di un approccio manageriale strutturato, sarà importante anche aprire dei canali di comunicazione efficienti tra settore pubblico e privato. Le aziende, i Comuni e le Regioni dovranno collaborare in un’ottica win-win, che consenta l’effettivo impiego di tutte le risorse messe a disposizione in progetti che consentano di portare benefici a tutto il Territorio e al Sistema Economico del Paese. L’idea dovrebbe essere quella di partire dal dialogo e da lì risalire, per arrivare infine ai bandi di partecipazione ai fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con un piano condiviso e valido per tutti.

I piani d’investimento: il percorso delle imprese e l’approccio KPMG

Il primo passo per le PMI che desiderano accedere alle risorse del PNRR consiste nelle fasi di analisi e scouting. Occorre analizzare gli investimenti di possibile eleggibilità tra quelli proposti dai fondi, approfondendo gli ambiti di applicabilità e analizzando le iniziative del settore. Una volta effettuato un primo check, occorrerà approfondire i requisiti specifici per gli investimenti individuati.

Dopo aver elaborato le proposte nel dettaglio, sarà necessario definire i progetti selezionati e studiarne la conformità con le regole stabilite dall’Unione Europea per l’accesso alle risorse.

Solo dopo questi passaggi necessari - obbligatori -  sarà possibile procedere con l’attuazione vera e propria dei progetti.

Soprattutto nelle prime fasi del processo, le PMI italiane – per poter usufruire al meglio dell’opportunità rappresentata dalla significativa disponibilità dei fondi del PNRR – dovranno dotarsi di un approccio quanto più strutturato e manageriale (operativo) possibile. Questo nell’ottica di identificare in modo preciso e sistematico le modalità tecniche, e gli interventi di adattamento previsti, per sostenere gli investimenti maggiormente idonei a supportare la propria strategia di ripresa/crescita.

KPMG accompagna il cliente analizzando la sua tipologia di business ed il settore in cui opera, individuando gli investimenti del PNRR maggiormente aderenti al profilo aziendale e presentando gli interventi di interesse e i benefici collegati, valutando insieme il valore creato nel medio-lungo termine. Conseguentemente, KPMG accompagna l’impresa in tutta la fase di presentazione della propria application per bandi, sovvenzioni, finanziamenti; nonché nell’implementazione stessa della propria eventuale iniziativa di digital transformation grazie alle proprie competenze in materia.

Scopri di più su come KPMG può supportare la tua impresa per sfruttare le opportunità del PNRR.