La pandemia di COVID-19 ha cambiato profondamente ed in modo irreversibile il mondo dei servizi finanziari e gli operatori del settore devono rivedere radicalmente i propri modelli di business per continuare a competere con successo.

Per comprendere l’attuale scenario e per delineare le possibili evoluzioni del settore dei servizi finanziari, KPMG ha intervistato 135 CEO di istituti bancari a livello globale, all’interno del più ampio progetto ‘KPMG 2021 CEO Outlook’ che ha visto coinvolti oltre 1.300 CEO in 11 paesi e settori chiave.

Dai risultati della survey emerge un clima di ottimismo e fiducia sull’evoluzione del settore dei servizi finanziari, guidato dalla trasformazione digitale e da una nuova attenzione nei confronti del purpose aziendale. Secondo l’opinione degli intervistati, promuovere la giusta cultura, i valori e il coinvolgimento dei dipendenti è importante quanto il focus sulle performance finanziarie.

Ecco alcune delle principali evidenze che emergono dallo studio KPMG ‘Global Banking CEO Outlook. The road to renewal guided by purpose, fueled by digital innovation’.

Le principali evidenze della ‘Global Banking CEO Outlook’

Alla luce dello scenario macroeconomico in miglioramento e con la prospettiva di un lento ritorno alla normalità, i livelli di fiducia dei CEO bancari sono buoni e confermano i risultati emersi nel 2020. Gli amministratori delegati degli istituti bancari coinvolti nella survey sono ottimisti riguardo alle prospettive di crescita della propria azienda e hanno iniziato ad integrare il purpose e i valori aziendali nelle strategie di sviluppo del business.

Guardando al futuro, un obiettivo chiave sarà quello di incorporare il purpose nel tessuto e nella cultura delle organizzazioni per generare valore nel lungo termine per i clienti, i dipendenti e gli stakeholder.

L’importanza del purpose

La maggior parte degli amministratori delegati delle banche ha rivisto il proprio purpose aziendale per rispondere meglio alle esigenze di tutti gli stakeholder. Nei prossimi tre anni, l'89% degli amministratori delegati delle banche ritiene che il purpose avrà il maggiore impatto sull'allocazione del capitale, sulle partnership e sulle strategie di fusione e acquisizione (M&A), seguito dal ritorno per gli azionisti (entrambi all'84%), dalla reputazione del marchio e dalla performance finanziaria (entrambi all’83%).

Dalla lotta ai cambiamenti climatici alla promozione della diversità, gli stakeholder si aspettano che le aziende abbiano un impatto positivo su diverse questioni globali. I CEO delle banche comprendono la crescente necessità di concentrarsi sulle priorità ESG e di creare valore nel lungo termine per gli stakeholder e stanno dedicando nuovi investimenti per diventare più sostenibili.

Sebbene l'attenzione si sia concentrata prevalentemente sull'aspetto ambientale, la componente sociale è diventata sempre più importante, con alcune banche che stanno rivedendo le proprie politiche globali in materia di diritti umani.

Strategie per la crescita

Nonostante il perdurare di uno scenario di profonda incertezza, la maggior parte dei CEO delle banche (88%) è fiduciosa sulle prospettive di crescita delle proprie organizzazioni. Questo trend di crescita dovrebbe proseguire, con il 75% di CEO che si dichiara ottimista riguardo alla crescita del settore bancario nei prossimi tre anni. Tuttavia, emergono alcune preoccupazioni riguardo all’evoluzione dell'economia globale.

La necessità di stabilità è fondamentale in un contesto incerto come quello attuale. Il 64% dei CEO dichiara che il proprio obiettivo sia creare valore a lungo termine per gli stakeholder, con un aumento rispetto al 55% registrato nel 2020. I CEO intervistati hanno identificato la employee value proposition come la priorità per raggiungere gli obiettivi di crescita e stanno cercando di investire nel miglioramento delle competenze dei dipendenti, focalizzandosi sul loro benessere e costruendo una cultura basata sull’engagement e sul lavoro flessibile.

Accelerazione digitale

I CEO delle banche stanno cercando di reagire rapidamente ai profondi cambiamenti osservati sui mercati, in particolare alle trasformazioni nelle preferenze dei consumatori guidate dal digitale.

I CEO riconoscono la necessità di spostare gli investimenti verso nuovi progetti digitali, con il 67% degli intervistati che ha dichiarato di avere investito più capitale nell'acquisto di nuove tecnologie nel corso del 2021. La conoscenza profonda dei bisogni e delle aspettative dei clienti è fondamentale per gli istituti finanziari e il digitale è una componente significativa per raggiungere questo obiettivo.

La maggioranza delle banche (68%) prevede inoltre di aderire a consorzi di settore incentrati sullo sviluppo di tecnologie innovative e aumentare gli investimenti nei processi di innovazione per raggiungere gli obiettivi a lungo termine. Le banche hanno adottato e implementato soluzioni tecnologiche per soddisfare le nuove esigenze dei clienti; è importante che ciò si traduca in un cambio di passo nel servizio che può essere fornito solo sfruttando in modo efficace i dati elaborati dall’interazione con i propri clienti.

Nuove minacce per la crescita

Con l'accelerazione del lavoro digitale e da remoto, il rischio di sicurezza informatica è stato individuato come la minaccia più significativa per le banche. Quasi la metà degli intervistati riconosce la necessità di concentrarsi sul miglioramento delle competenze nella sicurezza informatica e in altre aree legate al rischio tecnologico, quali le minacce informatiche, le interruzioni del servizio dovute a guasti tecnologici e i potenziali danni reputazione causati da problemi di privacy dei dati.

Al secondo posto tra le principali minacce alla crescita, i CEO hanno indicato il rischio fiscale, con una preoccupazione crescente rispetto a prima della pandemia. Il rischio fiscale ha registrato un aumento di 13 punti percentuali rispetto al 2020, poiché le riforme fiscali internazionali e nazionali stanno avendo un grande impatto sul settore dei servizi finanziari.