Le scelte nel settore delle infrastrutture nel corso del 2022 costituiranno le fondamenta per la crescita del prossimo secolo. Occorre dunque guardare oltre le complessità immediate della pandemia e identificare le tendenze a lungo termine, puntando su elementi come resilienza, sostenibilità e valore.

Nel report ‘Emerging Infrastructure 2022’ di KPMG si analizzano previsioni e approfondimenti sulle tendenze chiave che si stanno delineando in tutto il mondo, utili per assumere le corrette decisioni e affrontare con coraggio le sfide del presente e del futuro.

Infrastrutture: resilienza e climate change

Il settore delle infrastrutture è profondamente connesso alla gestione della crisi climatica, non solo perché genera il 70% delle emissioni di carbonio mondiali, ma è anche perché è quello più esposto al climate change. È probabile che i costi di rafforzamento, protezione, trasferimento e ricostruzione delle infrastrutture aumenteranno anche oltre il 2022, con i governi e le comunità che spingono per salvaguardare i servizi essenziali.

L’impegno complessivo del settore per raggiungere l’obiettivo net zero aumenterà esponenzialmente. Si tratta di una condizione ormai indispensabile per operare sul mercato: i fornitori, per esempio, non potranno partecipare a diverse gare se non dimostreranno concretamente il loro impegno nel processo di decarbonizzazione. Con ogni probabilità, il settore privato raddoppierà gli investimenti per integrare sempre più la sostenibilità all’interno dei propri processi. Chi saprà adattarsi alle nuove richieste degli stakeholder otterrà un grande vantaggio competitivo, a discapito degli operatori che non accelereranno il cambiamento.

Il futuro: tra comunità, governance e digitale

La grande incognita per le infrastrutture riguarda la natura dei cambiamenti in atto: quali trend sono temporanei e quali irreversibili? L'incertezza genera continue sfide per gli operatori, nel breve e nel lungo termine. Nel corso del 2022 ci si aspetta che gli operatori del settore delle infrastrutture si concentreranno principalmente su aspetti quali il coinvolgimento degli stakeholder e delle comunità, l’analisi dei dati e l’implementazione di nuove tecnologie. Queste pratiche contribuiranno a portare una maggiore flessibilità nella progettazione e nei piani di investimento.

Una delle grandi sfide della regolamentazione sarà superare la sua natura retroattiva, rivolta alla mitigazione dei problemi del passato: oggi è sempre più necessario uno sguardo verso il futuro. Inoltre, nuovi sistemi di regolamentazione ben ponderati possono aprire nuovi mercati. La governance non servirà solo per gestire i rischi, ma anche per garantire che i progetti siano adeguatamente definiti, realizzati e gestiti per soddisfare le esigenze della società.

Nel corso del prossimo anno i player del settore saranno chiamati ad assumere una visione olistica e a lungo termine del digitale, dall'integrazione dei dati dal back office al front office, fino al coinvolgimento di utenti e clienti per promuovere la diffusione e l’utilizzo di nuove tecnologie.