Nel 2020 i volumi del mercato assicurativo italiano sono stati pesantemente influenzati dagli impatti della grave crisi economica determinata dal dilagare della pandemia COVID-19, che ha interrotto il trend di crescita del biennio precedente. La raccolta premi complessiva del mercato assicurativo italiano (portafoglio italiano ed estero, diretto ed indiretto, al lordo della riassicurazione) ha registrato nel 2020 una riduzione complessiva del 3,9%, attestandosi a 138.590 milioni di Euro, un calo ascrivibile sia al comparto Vita, sia al comparto Danni.

La raccolta premi del comparto Vita si è ridotta fortemente durante i mesi di lockdown per poi recuperare e chiudere l’anno con un calo del 4,4% rispetto al 2019, un risultato da attribuire prevalentemente alla netta riduzione dei premi di Ramo I, solo parzialmente compensata dall’incremento della raccolta dei premi del Ramo III. La raccolta premi nei rami Danni ha registrato una diminuzione del 2,3%, una flessione determinata principalmente dal calo del settore Auto. Il risultato netto degli investimenti dell’intero settore assicurativo è stato positivo e pari a 24,0 miliardi di Euro, nonostante la riduzione di quasi il 40% rispetto al 2019. La netta flessione è stata determinata al contempo sia da una significativa diminuzione dei proventi da investimento, sia dal contestuale incremento degli oneri da investimento. Nel 2020 circa il 58% degli investimenti è rappresentato da obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso.

Rispetto ai principali paesi europei, in Italia vi è ancora un potenziale da sfruttare in termini di copertura assicurativa, principalmente nei rami danni: l’incidenza dei premi assicurativi rispetto al PIL nel 2020 è stata pari all’8,1%. La penetrazione del comparto Vita si attesta al 6,1%, in lieve aumento rispetto al 2019. La penetrazione del segmento Danni, invece, si attesta al 2,0%, registrando un lieve aumento rispetto al 2019, mantenendo comunque un significativo gap nei confronti dei principali paesi europei.

Assicurazioni: i trend per il 2021

Alla luce dell’attuale contesto di incertezza determinato dal diffondersi della pandemia COVID-19, lo scenario di previsione per il mercato assicurativo per l’anno 2021 risulta complesso. Al momento, infatti, permane un rilevante profilo di incertezza riguardo gli impatti che l’emergenza potrà avere nel medio e nel lungo termine sull’economia reale, sui mercati finanziari e sul settore assicurativo. Pur persistendo ancora alcuni elementi di incertezza sull’evoluzione della pandemia, già dal 2021 l’output mondiale dovrebbe tornare a crescere, recuperando quasi del tutto la contrazione registrata nel 2020, mentre nell’Eurozona e in Italia il recupero dovrebbe essere più contenuto. Nel 2021, anche il mercato assicurativo italiano, con riferimento alle sole imprese con sede legale in Italia, dovrebbe registrare una crescita dei premi contabilizzati pari a circa il 7%, con un volume complessivo in aumento e superiore a 144 miliardi di Euro, guidato dal progredire della campagna vaccinale, dall’abolizione delle restrizioni alla mobilità e dal recupero atteso del PIL.

Nei rami Vita, le stime ANIA per il 2021 prevedono un tasso di crescita pari all’8,5% e un volume atteso di quasi 110 miliardi di Euro, mentre i premi derivanti dal lavoro diretto italiano del settore Danni dovrebbero registrare a fine 2021 una crescita contenuta pari a circa il 3,0%.

Nel 2020 si conferma piuttosto vivace l’attività di M&A nel settore, guidata essenzialmente dalle attività degli operatori internazionali (in ingresso ed in uscita dal mercato italiano), dal trend di consolidamento del settore e dagli accordi di bancassurance, tradizionale driver dell’M&A nel comparto assicurativo.

Il tema della Sostenibilità sta diventando sempre più rilevante, con impatti significativi su tutti i settori. Per le imprese di assicurazione le sfide del nuovo contesto riguardano trasversalmente la governance interna, la capacità di gestione e ottimizzazione dei rischi, l’allocazione del capitale, la capacità di innovare il business vita e danni e di indirizzare gli investimenti verso asset sostenibili e remunerativi.

Il potenziale dell’economia della longevità per le imprese e per il sistema economico è enorme. Le Compagnie di Assicurazione hanno l’opportunità di evolvere per inserirsi in un contesto di welfare integrato e devono essere in grado di combinare soluzioni di investimento e previdenziali, di prevenzione e di protezione e servizi coerenti con le esigenze della popolazione over 65, con prodotti che incentivino a pianificare, prevenire e assistere i clienti nell’evoluzione della loro vita.

Il sinistro è il momento cruciale del rapporto tra compagnia e cliente. Oggi, in un contesto caratterizzato da trasformazione digitale e soluzioni innovative, diventa fondamentale per le imprese di assicurazione far evolvere in modo strutturato la gestione dei sinistri (per tutti i rami) anticipando, semplificando e remotizzando il processo di gestione.

Nonostante il processo di recepimento europeo del principio contabile IFRS 17 sia alle battute finali, le tematiche implementative sono ancora in corso di discussione. Dalla transition alla gestione del differimento degli utili, le imprese sono chiamate a cercare il giusto trade off tra la compliance ai requisiti del principio e la corretta e veritiera rappresentazione in bilancio dei propri contratti.

L’attività di indagine e verifica su larga scala intrapresa dall’Agenzia delle Entrate negli ultimi mesi del 2020 nei confronti di numerose imprese assicurative in merito al trattamento, ai fini dell’imposta sulle assicurazioni private di cui alla Legge n. 1216/1961, delle polizze a copertura del rischio di perdita di impiego offerte sul mercato secondo diversi schemi contrattuali ha aperto una discussione in merito alla corretta interpretazione della normativa.

Sono queste le principali tendenze e tematiche di attualità del settore assicurativo che evidenziamo nell’edizione di quest’anno del volume ‘Il mercato assicurativo italiano 2021’ e che, insieme alla sintesi dei numeri chiave e alla riclassificazione dei bilanci delle compagnie attive in Italia, crediamo possano rappresentare un utile strumento e una guida pratica per gli operatori del settore.