Mentre il mondo si prepara per COP26 che si terrà a Glasgow a novembre, KPMG pubblica il suo primo ‘Net Zero Readiness Index’ (NZRI), il report che valuta la prontezza dei diversi paesi nella transizione verso l’obiettivo zero emissioni.

Questo report confronta i progressi fatti da una selezione di paesi nella riduzione delle emissioni di gas che causano l’effetto serra e che incidono sul cambiamento climatico, e valuta la preparazione e l’abilità di raggiungere l’obiettivo ‘Net Zero’ entro il 2050.

Attraverso l’utilizzo di 103 indicatori, riconosciuti come i driver chiave di questo processo evolutivo, sono stati identificati i 25 paesi più performanti, più altri 7 da tenere sotto osservazione, con un potenziale significativo.

Gli indicatori misurano la preparazione alla decarbonizzazione a livello nazionale, la performance in termini di decarbonizzazione registrata in passato, i fattori abilitanti per la decarbonizzazione del contesto nazionale e la prontezza dei cinque settori chiave, energy, trasporti, edilizia, industria e agricoltura. Gli indicatori utilizzati nel report si basano sui dati aggiornati al 1° settembre 2021.

La Norvegia occupa il primo posto in classifica, seguita da UK e Svezia, mentre l’Italia è in decima posizione.

Il report mette a disposizione l'esperienza del Network globale di KPMG per analizzare i progressi, i punti di forza e le sfide dei paesi analizzati e dei singoli settori. Include, inoltre, osservazioni e approfondimenti a cura dei professionisti KPMG.

Net Zero Readiness Index: focus sull’Italia

L’Italia si trova a fronteggiare l’elevata esposizione ai rischi causati dal cambiamento climatico. Buona parte dei finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), pubblicato a maggio 2021, incentivano lo sviluppo di un business più attento alla sostenibilità, alla transizione ecologica e alla riduzione delle emissioni.

In particolare, il piano di finanziamenti previsto dal Governo mette a disposizione 59 miliardi di euro per migliorare l’efficienza dell’edilizia, potenziare la produzione di energia green e investire in modelli di mobilità sostenibile.

Il focus principale riguarda proprio la transizione energetica: l’obiettivo è quello di ridurre drasticamente l’utilizzo del carbone e arrivare al 70% di approvvigionamento basato su fonti rinnovabili entro il 2030. Un target in linea con le possibilità offerte dal clima del Paese, che consente di sfruttare efficacemente fonti solari ed eoliche.