Il mercato degli investimenti di venture capital a livello globale nel primo trimestre del 2020 mostra un andamento che può essere definito di ‘calma prima della tempesta’: il mercato ha tenuto, anche grazie alla conclusione di accordi già avviati nella seconda metà del 2019, ma ci si attende una flessione nei prossimi mesi dovuta agli effetti della pandemia COVID-19.
Nei primi tre mesi del 2020 gli investimenti globali di venture capital fanno segnare un lieve calo rispetto al trimestre precedente, con un controvalore di 61 miliardi di Dollari. La tenuta del mercato, nonostante lo scoppio della pandemia COVID-19 che ha avuto impatti consistenti sull’economia globale, è stata sostenuta sia dalla conclusione di alcuni accordi già avviati a fine 2019, sia dal contributo di cinque mega-deal da più di 1 miliardo di Dollari.
Americhe ed Europa guidano il mercato, ma il forte calo del numero di deal conclusi in Asia ha causato una flessione dei volumi del 27% nel primo trimestre del 2020, toccando un nuovo minimo dal terzo trimestre del 2013.
Nel primo trimestre del 2020 l'impatto del COVID-19 sul mercato del venture capital a livello globale è stato limitato, grazie alla consistente pipeline di accordi in fase di chiusura, che ha dato slancio al mercato nella maggior parte delle aree geografiche. Tuttavia, il forte calo del numero di deal registrato in Asia (l’area che è stata colpita per prima dalla pandemia) nei primi mesi dell’anno, fa presupporre che lo stesso trend possa interessare le altre regioni nei prossimi trimestri. Gli effetti del COVID-19 potrebbero, quindi, avere ripercussioni sul mercato del venture capital nei prossimi mesi.
Se da un lato il numero di deal di venture capital in Europa è sceso dai 1.262 del quarto trimestre del 2019 ai 923 del primo trimestre del 2020, gli investimenti di capitale di rischio nella regione sono aumentati da 7,9 miliardi di Dollari a 8,8 miliardi di Dollari. Il mercato del venture capital in Europa ha continuato ad essere guidato dalla crescente diversificazione geografica degli investimenti. Le principali operazioni del trimestre hanno interessato aziende di cinque diversi paesi, tra cui Revolut con sede nel Regno Unito (500 milioni di Dollari), Lilium con sede in Germania (240 milioni), AppsFlyer con sede in Israele (210 milioni), Klarna con sede in Svezia (200 milioni) e Colonies con sede in Francia (197 milioni di Dollari).
Nonostante la sua uscita ufficiale dall'Unione Europea alla fine di gennaio, il Regno Unito ha registrato un'impennata degli investimenti in capitale di rischio nel primo trimestre del 2020, con 3,2 miliardi di Dollari rispetto ai 2,1 miliardi di Dollari del quarto trimestre del 2019. Nello stesso periodo, gli investimenti di venture capital in Germania si sono attestati a 1,37 miliardi di Dollari, mentre la Francia ha registrato il secondo trimestre più attivo di sempre, con 1,36 miliardi di Dollari di investimenti.
La pandemia globale ha causato la chiusura di gran parte delle nazioni e la forte limitazione del movimento delle persone sia a livello locale che globale. Con la prosecuzione delle restrizioni anche nel secondo trimestre del 2020, le prospettive del mercato del venture capital per i prossimi mesi potrebbero essere negative nella maggior parte dei paesi. Ci si aspetta che molti investitori rimarranno in attesa finché gli effettivi impatti della pandemia non saranno più evidenti.
Dati i vincoli di mobilità, si prevede che i processi di conclusione degli accordi a livello globale rallenteranno notevolmente nel secondo trimestre del 2020. Nei prossimi mesi gli investimenti di venture capital si concentreranno probabilmente sui finanziamenti a società già presenti nei portafogli, oppure su aziende che rispondono ad un'esigenza specifica legata alla situazione attuale, come productivity solutions, edtech, logistica e delivery. Ci si attende anche un aumento degli investimenti filantropici incentrati sulle aziende che lavorano sullo sviluppo del vaccino per il COVID-19, sul trattamento e sulla mitigazione della diffusione del virus.