La filosofia al servizio della leadership

La filosofia al servizio della leadership

In una società ipertecnica e ipertecnologica, come quella attuale, la costruzione di nuovi modelli di leadership può trovare una base importante nel pensiero filosofico.

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Michele Parisatto

Partner, Advisory KPMG

KPMG in Italy

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Filosofia al servizio della leadership

La filosofia per rispondere alle sfide che attendono i manager

In un contesto attuale in cui la vita delle organizzazioni è scandita dai ritmi sempre più serrati dell’innovazione tecnologica, appare sempre più evidente l’importanza di recuperare un ruolo centrale per l’essere umano.

Fino ad oggi, le teorie sulla leadership hanno avuto due grandi matrici: la teoria economica, fondata sui risultati produttivi, e la psicologia, basata essenzialmente sul concetto di motivazione e coinvolgimento (engagement) delle persone. Tuttavia, sempre di più oggi i lavoratori si interrogano su questioni più alte, che trascendono la sola produttività.

Acquista importanza in questo senso il purpose delle organizzazioni, che risponde al bisogno degli individui di identificarsi nello scopo delle imprese per cui lavorano, ponendosi come obiettivo quello di perseguire il bene – non solo economico – della società.

L’aspetto più interessante è il carattere morale delle grandi sfide manageriali del contesto attuale. Proprio questo lato morale porta la filosofia, con la sua intrinseca dimensione antropologica, ad essere particolarmente utile nell’affrontare scelte complesse.

La sfida per i leader di oggi consiste quindi nel costruire un modello di leadership più adatto a rispondere alle nuove esigenze delle persone. In questo può essere utile il recupero di un pensiero filosofico che conferisce profondità al discorso e contribuisce a trovare risposte alle complesse sfide manageriali che attendono le imprese.

Una leadership di servizio

All’interno del contesto organizzativo, il compito del leader è quello di costruire un ambiente in cui le persone possano esprimere al meglio il proprio potenziale. Un clima che favorisca la curiosità, l’assunzione di rischi, l’entusiasmo e la passione per il proprio lavoro.

Come sottolineava il filosofo tedesco Immanuel Kant, “l’uomo deve essere sempre considerato come fine, mai come mezzo”. Un leader deve sempre chiedersi: quale deve essere il mio modello di leadership per avere un impatto positivo sulle persone? Il potere non deve essere una leva attraverso cui raggiungere ambizioni personali, ma uno strumento di servizio a disposizione degli altri.

Emerge come necessità, in quest’ottica, la capacità di mettersi in ascolto e soprattutto di costruire relazioni autentiche con le persone. Oggi ci sono ancora troppi retaggi di modelli di leadership narcisistici, dove il potere è unicamente un mezzo per affermare sé stessi e le relazioni sono vissute come transazioni puramente funzionali.

Il fine ultimo della leadership è quindi quello di mettersi al servizio degli altri – che siano collaboratori, clienti o la società in senso più esteso – per permettere alle persone di dare il meglio di sé.

La forza dell’esempio per trasmettere i valori

L’etica è una dimensione di tipo intangibile. Per trasmettere i valori e disegnare un orizzonte comune di riferimento all’interno di un’organizzazione, non è sufficiente una comunicazione ripetuta continuamente come un mantra.

Per dare forza a un valore, occorre metterlo in pratica. In KPMG crediamo che per far interiorizzare alle persone la nostra cultura, la nostra etica, le nostre idee sia necessario fare leva sulla forza dell’esempio: ‘Leading by example’.

In questo modo il purpose diventa condiviso e acquisisce una forza di impatto ancora maggiore.

Per comprendere questo, i leader devono uscire dalla verticalità e dalla mera tecnicità del loro compito. Per essere un vero leader occorre coniugare le tradizionali competenze manageriali e gestionali con un forte senso di umanità, di empatia, di capacità di aprirsi agli altri. Imparare a condividere il potere nell’ambito del processo decisionale e creare un ambiente basato sulla fiducia reciproca.

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