Gestire l’innovazione tecnologica

Gestire l’innovazione tecnologica

Promuovere, guidare, misurare e superare le barriere all’innovazione nelle organizzazioni tech.

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La tecnologia si sta evolvendo molto rapidamente. È difficile per le aziende programmare annualmente su quali tecnologie investire, come inserirle all’interno del proprio business, come adattarle ai propri processi e in che modo sostituire i vecchi sistemi. I tempi di azione sono molto stretti e occorre un monitoraggio continuo per essere sempre pronti all’innovazione.

La figura strategica per l’innovazione ed il cambiamento all’interno delle imprese nel settore tech è il Chief Information Officer. Per il secondo anno consecutivo, la ‘Technology Industry Innovation Survey 2019’ di KPMG, la ricerca che raccoglie le risposte di più di 740 leader di aziende del ramo tech in 12 paesi, individua il CIO come il principale driver di innovazione nelle organizzazioni. Il dato rafforza l’evidenza emersa nella ‘CIO Survey 2019’ di KPMG e Harvey Nash, che rileva che il 60% dei Chief Information Officer delle aziende tech è consapevole del proprio ruolo di incoraggiare e promuovere l’innovazione.

Come misurare l’innovazione?

La ‘Technology Industry Innovation Survey 2019’ mostra come i risultati economici e finanziari siano ancora i principali parametri utilizzati per misurare il successo e l’efficacia dell’innovazione. I leader delle aziende tech mettono il valore di mercato al primo posto tra le metriche più significative, seguita dal ‘Return on Investments’ (ROI) e dalla crescita dei ricavi.

Promuovere una cultura dell’innovazione in azienda

La ricerca di KPMG rivela anche quali sono gli approcci considerati più efficaci dai leader del settore tech per promuovere lo sviluppo, come gli incentivi economici (34%) e le possibilità di fare carriera a chi dimostra un atteggiamento proattivo (31%).

Anche per i Millennial gli incentivi economici sono il modo migliore per motivare i lavoratori a innovare. Secondo la ‘Technology Industry Millennials Survey’, ricerca che raccoglie le risposte di 600 Millennial che lavorano in imprese tech in 7 paesi, un aumento di stipendio e la possibilità di ricevere bonus è lo stimolo decisamente più forte all’innovazione (44%), più del doppio rispetto alla seconda scelta, cioè la possibilità di dedicare del tempo unicamente allo sviluppo di nuove idee (20%).

I limiti allo sviluppo tecnologico

Tuttavia sono molti i vincoli e le difficoltà che nelle aziende tech possono rendere meno fluido il processo di innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie.

Prima di tutto nell’area tecnica, le infrastrutture esistenti spesso non sono così facilmente sostituibili. Inoltre, non esistono degli standard tecnologici con cui confrontarsi, cosa che rende difficile capire se gli investimenti e gli sforzi portano nella giusta direzione.

Anche in ambito economico-finanziario si riscontrano criticità. In primo luogo è difficile misurare il ROI degli investimenti in innovazione e sviluppo, specialmente nel breve termine. In più, l’innovazione deve innestarsi all’interno di un modello di business già presente, funzionante e spesso difficile da modificare, compito reso ancora più difficile dalla scarsità del capitale destinato a R&D.

A livello di capitale umano, il timore dell’errore e del fallimento, la mancanza di cultura dell’innovazione e le difficoltà nel formare le risorse esistenti per nuovi compiti si accompagna alla difficoltà di attrarre nuovi talenti.

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